Diario di Un Viaggio. - di Giovanna
COLONIA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ 2005.
14 Agosto ore 16:10: tutti a bordo ragazzi si parte! Sì, si parte sui vagoni dei Re Magi: Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, i tre treni speciali che seguendo la Stella da Roma sono giunti fino a Colonia dopo appena 25 ore!
Anche se l’infinito viaggio avrebbe potuto scoraggiare chiunque, di certo non ha scoraggiato noi giovani romani pellegrini disposti a tutto pur di esserci.
15 Agosto ore 17:30 circa: arrivo a Bonn, città divenuta una seconda Capitale Italiana per il grande evento, perchè la maggioranza italiana era alloggiata lì. Così anche noi del Preziosissimo Sangue: Annalisa, Paola, Chiara, Enzo, Marco, Michele, Martina, Maria Bianca (Maby), Valentina, Silvio, Letizia, Cecilia, Gabriele,Lavinia, Nicola e Suor Marianna, la sottoscritta e i nostri responsabili e chi se li dimentica (credo sia impossibile!) Don Enrico e Madre Caterina, presi armi e bagagli e con molta pazienza (che vi assicuro è stata messa a dura prova in quei giorni), siamo riusciti a raggiungere San Nicolaus e da lì l’Abend Gimnasyum dove avremmo trascorso le successive notti in una enorme palestra in compagnia di altri 120 ragazzi di diversi quartieri di Roma.
Certo dopo mesi e mesi di preparazione…va beh non proprio, chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stata l’esperienza più devastante di tutte!
16-17-18-19 Agosto ore 06:30: sveglia canterina fatta dai volontari tedeschi (hanno un bel repertorio!), doccia super-veloce, colazione e via alle attività: Catechesi giornaliera con la partecipazione del Cardinal Ruini e dell’Arcivescovo Tettamanzi, Adorazione Eucaristica animata da diversi gruppi parrocchiali romani, Via Crucis, Manifestazioni di presentazione, concerti, La Festa degli Italiani, il Pellegrinaggio alla Cattedrale di Colonia e chi ne ha più ne metta.
Devo ammettere che noi non abbiamo proprio seguito tutto l’itinerario alla lettera, direi che ne abbiamo fatto uno tutto nostro, d'altronde come molti, anche perché sul posto ci siamo resi conto che era impossibile dato il numero di persone che rendeva gli spostamenti molto lenti, per non parlare della difficoltà di informazione e delle difficoltà dell’organizzazione tedesca (alcuni problemi di sicurezza e poi non contiamo tutte la volte che non abbiamo pranzato o cenato dopo ore di fila perché tutto esaurito!).
La nostra più grande Vittoria, oltre al fatto di essere arrivati fino a lì e prendervi parte, è stata l’opportunità di aver avuto come compagni di viaggio due ragazzi straordinari, che ci hanno fatto vivere quei giorni in maniera un po’ diversa: Marco e Michele. Due ragazzi non abili che nonostante tutti i problemi venutisi a creare (soprattutto per quanto riguarda Michele), ci hanno dato una grande lezione di vita.
20 Agosto ore 05:00 circa: l’Odissea inizia…Il lungo cammino verso la Meta per la Veglia è iniziato: fuori è ancora buio e tutti nella palestra silenziosamente cominciano a riordinare le ultime cose e con i bagagli in spalla ci si dirige verso Marienfeld.
Una lunga carovana inizia piano piano a formarsi lungo le strade di Bonn e di Colonia verso la spianata che avrebbe accolto quasi un milione di giovani.
Campi coltivati intorno, così si presenta il paesaggio fitto di verde in cui ci facciamo strada, dopo ore di cammino senza punti di riferimento immersi nella folla animata, finalmente vediamo il palco in miniatura in lontananza. Facciamo fatica a trovare un posto però riusciamo ad accamparci. Il tempo non ci è d’aiuto, diciamo proprio che fa un freddo terribile e le nuvole nere minacciano pioggia. Lo spettacolo davanti ai nostri occhi è inimmaginabile, giovani, bandiere, colori, striscioni dappertutto. La notte cala, la veglia inizia e mille luci si accendono nell’oscurità e la preghiera si fa luce insieme alle parole del Santo Padre.
21 Agosto ore 07:30 circa: la grande sveglia della mattina con l’Emmanuel inno della GMG di Roma, è stata davvero traumatica; non c’era nemmeno uno spiraglio di sole e il freddo che entrava nelle ossa, il cielo completamente coperto. Dopo una colazione fatta di pane prosciutto e formaggio (i gusti tedeschi lasciano molto a desiderare), ci si prepara alla Santa Messa. Tra canti festosi e bandiere colorate non sono mancati i momenti di raccoglimento attraverso le parole di Papa Benedetto.
E via verso Bonn per riprendere il treno per il viaggio di ritorno verso casa (mbeh ce la siamo effettivamente sognata casa nostra durante quei giorni!!!).
Un torpedone di chilometri e chilometri che si presentava lungo la spianata di Marienfeld, si dirigeva verso la stazione più vicina dei paesini limitrofi; il percorso davvero lunghissimo, dicevano 20 chilometri, sarà vero? E ore interminabili di attesa con la stazione bloccata...
Le immagini che saranno sempre impresse nella mia mente: la folla immensa che trovavi ad ogni angolo delle strade poi radunatasi in una enorme coperta umana multirazziale; il sorriso di Marco che è sempre andato avanti nel faticoso viaggio senza lamentarsi; qualche piccola follia di Michele; le mille ore passate sui treni; le strade da percorrere che non finivano più; le attese angoscianti; il cibo(diciamolo disgustoso!); i giovani romani pregare durante l’adorazione; le facce dei tedeschi sbalorditi; i richiami dei gruppi di italiani mentre ci incontravamo sotto la metro o nei punti di ritrovo: “Italiano batti le mani!!!”; i baratti di spillette, bandiere, foulard, scritte, cappelli, magliette per avere qualcosa degli altri paesi; la gioia nei volti dell’altro che porta altra gioia; le piccole feste dei giovani durante la notte di Marenfield; la comunione del momento condivisa oltre che con i propri amici anche con gli altri giovani del mondo e il pellegrinaggio spirituale interiore chiamato Adorazione durante i due eventi più grandi della Giornata Mondiale, la Veglia e la Messa, attraverso le parole del Papa: “Chi ha scoperto Cristo deve portare altri verso di Lui. Una grande gioia non si può tenere per sé. Bisogna trasmetterla. Dobbiamo essere persone che hanno fame e sete della giustizia”.
Giovanna Silvestri.